La partita

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TERMINATA
La partita
Il calcio di periferia si fa parabola nichilista sulla perdita dell'innocenza
La partita
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Regia: Francesco Carnesecchi
Cast: Francesco Pannofino, Alberto Di Stasio, Gabriele Fiore, Giorgio Colangeli, Stefano Ambrogi
Genere: Drammatico
Durata: 94 min. - colore
Produzione: Italia (2018)
Distribuzione: Zenit Distribution
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Una domenica di maggio, alla periferia di Roma, si gioca una finale di calcio su un campo povero e sterrato. Lo Sporting Roma, squadra che non vince mai, ha l’opportunità di regalare all’allenatore Bulla quel trofeo inseguito da una vita. Col passare dei minuti, però, diventa chiaro che la stella della squadra, Antonio, non sta rendendo come dovrebbe. Attorno al campo, sia il padre del ragazzo che il presidente della squadra, Italo, guardano ansiosi al tabellone, mentre lo spettro della combine e delle scommesse clandestine mette in crisi i destini dei protagonisti.

L’esordio nel lungometraggio di Francesco Carnesecchi, confezionato allargando le linee di gesso di un corto dallo stesso titolo, inizia come una commedia pallonara sulla scia de L’arbitro ma si trasforma lentamente in una parabola nichilista sulla perdita dell’innocenza.

Il tutto con i piedi ben piantati all’interno del campo sportivo sulla cui terra (e sotto di essa) vanno a infrangersi sogni di vittoria e di rivalsa.
In principio fu dunque il campo, che con una certa ambiguità di fondo viene elevato tanto a monumento di un calcio autentico e romantico, in via di estinzione, quanto al simbolo tragico dell’impossibilità di evolversi.

Benché La Partita non sembri avere pieno controllo su tale ambivalenza, ciò non fa che rendere ancor più duro lo sviluppo della storia, che tiene legati una manciata di personaggi attraverso la rete metallica che circonda il campo, e raggiunge spesso livelli di pathos notevoli perché compressi in un micro-universo. La Roma che assiste agli eventi, distante e disinteressata, è figlia di un passato mitizzato, con greggi di pecore che pascolano sul ciglio della strada. L’eco del mondo viene solo dalle radioline, che evocano una contemporanea lotta scudetto lontana da qui.