ELIO

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ELIO
ELIO
Regia: Adrian Molina, Madeline Sharafian, Domee Shi
Cast: Alessandra Mastronardi, Adriano Giannini, Lucio Corsi, Neri Marcorè, Zoe Saldana
Genere: Commedia, Animazione
Durata: 99 min. - colore
Produzione: USA (2025)
Distribuzione: Walt Disney
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Elio Solis ha perso i genitori da bambino e il suo più grande desiderio è ora quello di essere trasportato dagli alieni verso i confini del cosmo e oltre. Sulla terra si sente infatti disperatamente solo, nonostante la presenza di sua zia Olga, che è Maggiore dell’aviazione americana con un incarico di analista orbitale. Il compito di Elio invece è captare i segnali dello spazio, e il messaggio che manda attraverso un’apparecchiatura radio improvvisata miracolosamente raggiunge il Comuniverso, un’organizzazione pangalattica che unisce le menti più evolute del cosmo, ma che ha bisogno di un capo alternativo al violento e collerico Lord Grigon, che intende dominare con la forza. Il Comuniverso preleverà Elio dalla Terra scambiandolo per un ambasciatore intergalattico, e l’undicenne troverà il su primo e unico amico in Glordon, il figlio di Lord Grigon, che non ci tiene affatto a diventare una macchina da guerra come vorrebbe suo padre, con cui la comunicazione è a dir poco problematica.

Elio si pone un compito molto attuale, ovvero affrontare la più profonda delle domande esistenziali: Siamo soli in questo mondo? La sua storia parte da una condizione in cui si trovano molti giovanissimi, soprattutto oggi: quella di non appartenere al proprio pianeta e di non sentire alcun legame con i suoi abitanti.

Agli occhi di suo padre Glordon pensa di essere “un errore, un problema, un dispiacere” ed Elio prova la stessa sensazione nei confronti della zia Olga, “E se fossi io ad avere qualcosa di sbagliato?”, si chiederà il ragazzino, dando voce a una delle più grandi paure dei suoi coetanei, per non dire di tutti gli esseri umani che si percepiscono come inascoltati e incompresi.
Sia Elio che Glordon non sono in grado di vedere che l’adulto responsabile che hanno accanto vuole loro molto bene, ma non sa come esprimerlo, né come gestire il proprio ruolo. “A volte non ti capisco, ma l’amore non cambia”, dirà Lord Grigon a Glordon, ed è una frase che probabilmente genitori e figli dovrebbero dirsi più spesso. E non serve attingere al Manuale universale dell’utente in dotazione agli abitanti del Comuniverso, che promette addirittura di spiegare il senso della vita, perché ognuno deve trovarlo per sé, così come deve capire quali sono la sua casa e la sua famiglia.