ANTONIETTA PIRANDELLO NATA PORTOLANO – dialogo mancato con Luigi

evento concluso

di Marina Argenziano, con Corinna Lo Castro e Paolo Orlandelli, regia Paolo Orlandelli

Presentazione

Luigi Pirandello sposa nel 1894, con matrimonio “purtatu” (combinato), Antonietta Portolano, figlia del socio in affari di suo padre. Nascono tre figli, Stefano, Lietta e Fausto (Lulù, che divenne in seguito un famoso pittore). La frana della miniera d’Aragona (1903) che porta al disastro economico la famiglia, fa deflagrare la malattia mentale nella fragile Antonietta, già sradicata dalla sua terra ed esclusa dalla vita artistica del marito. Il testo, composto di due parti monologanti che si alternano, dà voce alla sofferenza di Antonietta e agli echi che essa provoca nell’animo del celebre drammaturgo.

Note dell’autrice

Nella mia ormai più che ventennale frequentazione di Luigi Pirandello, mi veniva spesso incontro la figura di Antonietta Portolano, moglie dell’autore, con la sua fragilità psichica, che andò accentuandosi in un tragico crescendo. Antonietta fu internata in una casa di cura per malattie mentali nel gennaio del 1919. Vi rimase fino alla morte, avvenuta nel dicembre del 1959. Era nata nel 1872. Se il silenzio mi appariva il modo migliore di accogliere il dolore di questa donna, spesso mi sorprendevo ad esprimere le sue ragioni. Creatura fragile, senza una sua dimensione, senza una sua precisa identità – come spesso accadeva alle donne (soprattutto in Sicilia) tra Ottocento e Novecento – Antonietta mi sembrava l’anello debole che si spezza. Vista prevalentemente come una presenza che aveva portato sofferenza intorno a sé, si presentava ai miei occhi – nella drammatica vicenda della malattia mentale – come sofferente in prima persona, in un tormento devastante, totale. Senza filtri. Senza la difesa dell’arte, come avvenne invece per il marito. Ne è nato questo “dialogo mancato”, in cui i protagonisti esprimono ognuno la sua prospettiva senza possibilità di incontro.”

Marina Argenziano

Marina Argenziano, saggista e scrittrice, collabora alla rivista “Esperienze letterarie”, sulla quale ha pubblicato articoli su Campana, Ungaretti e Pirandello. Ha curato le introduzioni a L’umorismo, Novelle per un anno, Tutti i romanzi, Maschere nude di Luigi Pirandello, edizioni Newton Compton, Roma 1993. Con l’ Editrice Irradiazioni ha pubblicato Antonietta Pirandello nata Portolano, Roma, 2001, e Solo un’ombra. Osip Mandel’stam: la parola negata, Roma, 2005